Una cattura particolare.

Un bel po  di anni fa ero a Nuoro per lavoro e come al solito andavo a trovare gli amici sub e tra una chiacchera e l’altra, spargendo squame qua e la si parla della zona di Gonone che io conoscevo poco e PierGraziano  un amico di Nuoro mi invita ad andarci insieme e che mi avrebbe portato in una zona piena di cernie, “La scala di ferro” tra Gonone e Capo Monte Santu, incuriosito e stuzzicato dall’idea accetto e organizziamo per il giorno dopo.

L’indomani durante il viaggio mi racconta che nella zona ci sono tante cernie ma non sono facili perché stanno in tane impossibili, io che mi reputo un buon minatore di quelli che cercano buco per buco e studio tutti i sistemi per prenderle mi sento stimolato dalla sfida e non vedo l’ora di entrare in acqua.

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Messo il gommone in acqua ci dirigiamo nella zona di pesca , ancoriamo ed entriamo in acqua insieme io non conoscendo la zona seguo Piergraziano che ogni tanto mi chiama dicendomi di aver visto una cernia entrare in qualche tana e mentre io mi attardo per controllare gli spacchi lui continua a cercare altre prede.

Ad un certo punto noto un movimento all’ingresso di un lastrone, scendo il fondo è di una quindicina di metri, come sto per affacciarmi alla tana vedo la coda di una cernia che si infila dentro, chiamo Piergraziano e gli dico che è entrata una cernia di una quindicina di chili. Il tuffo successivo mi incastro e noto che la cernia gira dietro un angolo morto e sparisce, spiego la situazione all’amico e lo invito a controllare anche lui per vedere se riesce a vedere meglio, lui controlla minuziosamente la tana e dice di non perderci tempo perché è impossibile catturarla. Si sposta e continua a pescare per conto suo, io testardo come sono insisto e noto che ogni volta che mi affaccio in tana per un attimo vedo il muso della cernia che indietreggia e sparisce dietro l’angolo, questo per ben due o tre volte.

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Decido di cercare qualche altro buco da dove poterla sparare, butto l’occhio in ogni piccolo spacco finche non trovo un buchetto da dove vedo una porzione di schiena della cernia, provo ad infilarci il fucile ma è troppo stretto e non passa, faccio un po’ di rumore e e poi mi affaccio all’imboccatura  della tana appena in tempo per vedere la cernia ritirarsi indietro, faccio questo giochetto per un paio di volte notando sempre che la cernia si sposta sempre un po’ di più ma non mi da mai il tempo di entrare col fucile per poterla sparare. Nel mentre il tempo passava e non vedevo più Piergraziano, avrei voluto che andasse al gommone a prendere un asta da infilare nel buchetto per far spostare la cernia ma era sparito.

Dopo svariato tempo decido di posizionare il fucile nella tana nella direzione  dove vedevo sempre apparire per pochi secondi il muso della cernia e nel tuffo successivo andare sul piccolo buco fare rumore e subito affacciarmi prendere il fucile per sparare ma ogni volta che accendevo la torcia non avevo mai il tempo per riuscire a sparare.

Stavo quasi per desistere quando ho deciso di cambiare tattica sono sceso, mi sono incastrato nella tana non ho acceso la torcia ho preso il fucile e mi sono posizionato nella direzione in cui vedevo sempre sbucare la testa del pesce, al buio ho fatto un aspetto che mi è sembrato infinito poi ho acceso la torcia pronto a sparare, come immaginavo la testa del pesce era li pronta a ritornare indietro ma non gli dato il tempo, non ho fulminato il pesce ma gli ho impedito di nascondersi in quell’angolo buio e quindi non poteva più tornare indietro.cernia-22-Kg(2).jpg

Anche se non c’era molto fondo tutti quei tuffi mi avevano stancato e speravo che Piergraziano tornasse per darmi una mano, ma lui era sparito, dopo un bel tira e molla sono riuscito a togliere il pesce e stanco morto sono tornato al gommone, mi sono fumato un paio di sigarette per rilassarmi e poi ho deciso di mettere in moto e andare a cercare il mio amico, l’ancora si era incastrata sotto una tettoia e quindi nuovamente in acqua per disincagliarla, e qui il colpo di culo nella tettoia c’erano due cernie dorate da 4/5 chili che sono risalite con me insieme all’ancora.

Nascondo i pesci nella sacca dell’attrezzatura per fare uno scherzo  al mio amico e parto a cercarlo quando lo trovo gli chiedo come è andata ma sconsolato mi dice che oggi non è giornata e che sarà per un altra volta, anche gli dico che è “die mala” per la pesca e mentre lui si toglie  maschera e pinne vede la sacca muoversi, la cernia non era ancora morta e con l’ultimo sussulto ha scoperto lo scherzo che stavo per fare all’amico che incredulo apre la sacca e vede i pesci.Foto-0007_1.jpg

Durante il viaggio di rientro al porto racconto le fasi della cattura e la fortuna dell’ancora incastrata sopra le due cernie dorate. Lui mi dice che per lui quella cernia era imprendibile e che non ci avrebbe mai perso tutto quel tempo, invece a me mi stuzzicano le cose difficili.

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