I dentici della secca di Monte Rugginosu

Fine anni 80 l’amico Antonio organizza un uscita da terra a Monte Rugginosu con me e Tore Mandrake, la strada per arrivare alla zona di pesca è bruttissima e quindi andiamo con la Panda 4×4 di Antonio, durante il viaggio leggiamo gli articoli si Pesca Sub appena comprato c’è una intervista di Renzo Mazzarri, già siamo gasati per conto nostro ma quella lettura ci gasa ancora di più.

Arrivati in zona ci cambiamo entriamo in acqua e ci dividiamo Antonio che non si trova a suo agio in profondità rimane vicino alla costa mentre io e Mandrake usciamo al largo, il fondo è sabbioso e noi usciamo oltre la secca bassa per vedere di trovare qualcosa di nuovo, dopo una bella pinneggiata arriviamo in una zona di grotto basso e alghe sui 21/22 metri il fondale all’inizio non è molto bello ma riesco a prendere una aragosta e qualche sarago, continuando verso la punta trovo qualche posto interessante dove prendo una riccioletta e un paio di corvine.FB_IMG_1488616472188.jpg

Il fondale risale dolcemente fino ad arrivare sui 18 metri  e durante una planata vedo passare una spigola a mezz’acqua quindi dico a Tore di allontanarsi un po’ che provo a fare degli aspetti.

In superfice mi preparo per un apnea un tantino tirata e scendo, mi apposto al limite della sabbia e controllo la situazione ma non vedo più la spigola, sono nascosto dietro un a pietra con delle alghe e cerco di rilassarmi il più possibile, all’improvviso vedo in lontananza un sottomarino che viene nella mia direzione, un denticione enorme sta arrivando dalla mia destra dalla sabbia è più in alto di me e sembra proprio che non mi abbia visto, quando mi arriva quasi sopra sollevo il fucile per mirarlo, lui rallenta e si piega un po’ come per guardarmi stupito il tiro parte da solo e centra il pesce in pieno corpo, la sua reazione e violentissima e riesce a rompere le lenza da 100 che collega l’asta, dopo una decina di metri si ferma in un ciuffo di alghe io risalgo e dopo tre respiri sono nuovamente sul fondo per cercare di recuperarlo gli arrivo vicino con cautela e noto che il codino dell’asta sta per sfilarsi dal pesce riesco a prenderlo e ritirarlo dentro e li scoppia la guerra, lui cerca in tutte le maniere di liberarsi mentre io cerco di stringerlo al petto per bloccarlo, riesce a piegarmi l’asta ma alla fine riesco a infilargli la mano nelle branchie e fermarlo.

Mentre lo riporto in superfice lo ammiro con quei suoi colori bellissimi e lo sguardo fiero, chiamo Tore che era un tantino distante e glielo faccio vedere, decidiamo di rientrare e mentre nuoto continuo ad ammirare quel pesce meraviglioso che piano piano stava perdendo i suoi bellissimi colori.

A terra Antonio ci stava aspettando e voleva vedere cosa avevamo preso, io gli ho fatto vedere i pesci piccoli che avevo davanti nel porta pesci e lui “bragando” tira fuori una spigola di un paio di chili e ci prende in giro, allora io gli mostro il dentice e gli dico di spostarla altrimenti se la mangia e giù risate.

Il rientro e tutto un susseguirsi di domande sulla cattura di battute  sarcastiche e prese in giro, il dentice ha pesato 8,7 chili.

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