La tana magica di Fiume Santo

1980 come ogni anno ad agosto parto per le vacanze di pesca con i soliti amici di Nuoro, Giannetto e Vincenzo, ho da poco cambiato macchina lasciata la Giulia Super ad alcuni amici per giocarsi un po’, poi vi farò vedere come ci hanno giocato, ho comprato la prima Ritmo Diesel un vero trattore. Giannetto in moto io e Vincenzo con la macchina il gommone sull’imperiale e nel bagagliaio motore serbatoio e tenda, direzione Stintino.in-risalita.jpg

Arrivati in zona ci siamo sistemati con la tenda e il resto vicino al ristorante l’Ancora dove in quel tempo lavorava “Franco La Freccia”, avevamo deciso di andare a pescare in quelle zone e di dare il pescato al ristorante in cambio del mangiare e del bere, il proprietario fu molto contento dell’accordo anche se poi forse se ne pentì non tanto per quello che mangiavamo anche se i miei due amici erano delle buone forchette ma per quello che ci bevevamo.orate 005.jpg

I primi giorni non andarono molto bene qualche uscita a mare di fuori fino a Scoglietti e oltre qualche bel pesce ma niente di eccezionale. Quindi decidiamo di cercare a mare di dentro da Stintino a Fiume Santo, giornate passate a traino con il gommone attaccati a una fune dietro respirando i gas di scarico per ore. Abbiamo trovato dei bellissimi posti con tanto pesce sperduti nelle alghe e nella sabbia e riuscivamo ad accontentare il ristorante.IMG-20180414-WA0014.jpg

Poi un giorno conosciamo un ragazzo con cui facciamo subito amicizia perché anche lui appassionato di pesca sub, una sera dopo una bella sussa di birra e alcolici vari lo convinciamo a darci qualche dritta sulle zone di pesca di un suo caro amico famoso sub della zona, ci da dei segnali e dei consigli per la zona di Fiume Santo che noi trascuravamo sempre per via dell’acqua torbida.IMG-20180414-WA0012.jpg

In quegli anni stavano smontando un grande muraglione di pietroni che chiudeva le due prese a mare e quindi ci disse che dovevamo andare in quella zona prima delle 10 perché dopo arrivava la bettolina e come smontava il muraglione rendeva l’acqua torbida per chilometri.Prima-si-pesca-e-poi-si-mangia.JPG

Seguendo i suoi consigli il giorno dopo partiamo alla ricerca di questo posto che lui ci aveva descritto come magico, dei lastroni coperti dalle alghe in 15 metri d’acqua dove si rifugiavano tutti i saraghi e corvine della zona spaventati dal rumore dei lavori.

Dopo aver controllato bene le mire ci siamo buttati in acqua, visibilità abbastanza buona, ma il fondo era una distesa enorme di alghe verdi e qualche striscia di sabbia, in una di queste strisce ho visto passare dei pesci e seguendo la direzione che avevano preso ho trovato una zona dove le alghe avevano una forma strana erano squadrate avevano la forma dei lastroni che ricoprivano e intorno una marea di saraghi e corvine che andavano avanti e indietro, uno spettacolo incredibile, chiamo gli altri e faccio ancorare il gommone sopra.Scan10011 (1).JPG

Abbiamo preso una quindicina di saragoni e corvine senza neanche controllare le tane solo sparando fuori ai pesci che andavano avanti e indietro erano pesci enormi con i denti cariati. Saliti in gommone abbiamo preso bene i punti di riferimento e siamo ripartiti alla volta dell’Ancora, durante il viaggio ci siamo messi d’accordo per prendere una ventina di pesci al giorno in modo che avremmo fatto contento il ristorante e tra quelle tane e le altre che avevamo trovato avremmo tirato avanti per i restanti giorni di vacanza. Nei giorni successivi controllando dentro le tane abbiamo visto cose incredibili pesci di tutte le misure che si accavallavano uno sull’altro tanto che ogni due o tre tiri facevamo riuscivamo a fare delle coppiole e delle triplette, ogni lastrone era pieno di pesci e anche dopo sparato la visibilità rimaneva buona perché il fondo era di ghiaione e non intorbidiva l’acqua. Secondo me in quel punto c’erano non meno di un migliaio di pesci tra saraghi, corvine, orate, marvizzoni e tordi e tutti raggruppati in poche lastre.tanti anni e tanti chili fa.jpg

I nostri carnieri di quei tempi erano composti in prevalenza di saraghi, corvine, orate e qualche spigola, i nostri vicini di tenda ogni tanto organizzavano qualche spuntino e ci invitavano e noi per sdebitarci gli regalavamo dei pesci.

E’ stata una vacanza stupenda e quella tana ci ha regalato tante soddisfazioni e ci ha campato per un bel po’ di tempo, bei ricordi di pescate, bevute, mangiate e risate in compagnia.

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